La recente intervista rilasciata da Alessandro Nencini, Presidente della Seconda Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Firenze, che ha giudicato Amanda Knox e Raffaele Sollecito colpevoli della morte di Meredith Kercher, ripropone la complessa questione inerente la libertà di espressione dei Magistrati.
Sul punto è interessante osservare la pronuncia annotata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con cui si è stabilito il principio in forza del quale anche i Magistrati esercitano il diritto di libertà di espressione previsto dall’art. 10 della Convenzione Europea, nei limiti in cui il relativo godimento non leda la fiducia che i cittadini devono avere nei confronti della giustizia. In altre parole, per andare esenti da responsabilità, è necessario che il godimento della libertà di espressione da parte dei membri dell’Ordine Giudiziario avvenga evitando di compromettere l’autorevolezza della funzione giurisdizionale.